VITALITA’ E SPLENDORE DI VARSAVIA, CAPITALE DELLA POLONIA

Adagiata ai bordi del fiume Vistola, Varsavia è la città più grande della Polonia nonché una tra le più popolose d’Europa.

Visitare Varsavia è un’esperienza davvero magica ed è una meta perfetta se hai pochi giorni o anche solo un weekend. Il bello dei weekend invernali è scovare città che danno il meglio in questi periodi dell’anno. Luci natalizie, mercatini e magari qualche fiocco di neve…Ecco, Varsavia è una di quelle.

Il centro storico di Varsavia rappresenta la zona più antica e pittoresca della città. Con le palazzine colorate e le vie strettissime, la Stare Miasto è stata ricostruita dagli abitanti dopo la II Guerra Mondiale. Dal 1980 inoltre, è Patrimonio dell’UNESCO. Le cose più belle da vedere, infatti, si nascondono nei dettagli dei palazzi che si affacciano sulla Città Vecchia.

Piccole sculture si sporgono dai cornicioni dei palazzi, mosaici liberty abbelliscono le facciate degli edifici, statue e medaglioni nei bassorilievi celano tante storie che raccontano meglio di qualunque altra cosa l’evoluzione di questa città. Il maggior numero di questi indizi si trovano sulla Piazza del Mercato Vecchio, forse la più suggestiva di tutta Varsavia.

Proprio qua incontrerai una Sirenetta tutto pepe che prova come anche una creatura di sesso femminile possa essere tanto forte da proteggere una città intera. La leggenda narra che una volta, una sirena finì per caso a Varsavia e che innamoratasi della città decise di restarvici. Un giorno però, un ricco mercante, con l’inganno la imprigionò e a salvarla fu un impavido giovane, sentito il suo canto malinconico. Da quel giorno, per ripagare dell’aiuto ricevuto, protegge la città con spada e scudo.

Prima dell’occupazione nazista, a Varsavia vi erano più di 400.000 ebrei. Successivamente, dal 1940, l’area in cui vivevano fu divisa in piccolo e grande ghetto. Oggi, in loro ricordo, esiste una Via della Memoria costituita da 16 blocchi di granito e dal Monumento agli eroi del Ghetto, che rappresenta uomini, donne e bambini tra le fiamme e in coda verso il campo di concentramento.

(Immagine di copertina fulltravel.it)

 

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