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Viaggi in aereo, occhio al contante: se superi questa cifra rischi una multa salatissima

Se decidi partire con un volo, fai attenzione ai contanti e a quanto ammonta la cifra che porterai con te. Ecco il motivo. 

Il viaggio inizia ben prima della partenza. Soprattutto se si viaggia in aereo, sappiamo bene, quanto dobbiamo far attenzione ad ogni singolo dettaglio. Basta un piccolo errore o una svista, infatti, per incorrere in sanzioni e multe davvero salate.

Ogni compagnia aerea ha il suo regolamento, ogni biglietto ha le sue clausole, e districarsi tra peso consentito, misure del bagaglio e restrizioni sugli oggetti da portare in cabina è diventata una disciplina da esperti.

A complicare il tutto, le regole non sono mai le stesse: cambiano da compagnia a compagnia, da tratta a tratta, da classe a classe. Ad esempio, un passeggero diretto a New York con una compagnia low cost può ritrovarsi a dover pagare una tariffa extra solo per aver scelto un trolley con le ruote troppo sporgenti.

Un altro, in partenza per Tokyo, può scoprire solo tardivamente che il secondo bagaglio a mano ammesso su un volo nazionale viene considerato bagaglio aggiuntivo su quello intercontinentale.

E poi c’è un dettaglio che, per quanto possa sembrare banale, sfugge spesso all’attenzione: i contanti. Anche il denaro che portiamo con noi ha un suo limite, e superarlo può costare molto caro.

Contanti in volo: ecco quanto denaro puoi portare con te senza incorrere in una multa salata

Viaggiare con del contante in tasca può sembrare la cosa più naturale del mondo. Una scelta prudente, magari dettata dal timore di non trovare uno sportello bancomat o dalla volontà di evitare commissioni sulle carte. Eppure, tra check-in e controlli di sicurezza, c’è un altro tipo di sorveglianza che non tutti considerano, ossia quella sul denaro che si porta con sé.

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L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli lo ha ribadito con la nuova Carta doganale del viaggiatore, un vademecum aggiornato che punta a informare, prevenire e, nei casi più gravi, sanzionare.

Il principio è semplice: se si viaggia con una somma pari o superiore a 10.000 euro in contanti, assegni al portatore, oro o strumenti equivalenti, è obbligatorio dichiararlo alle autorità doganali. Nessuna eccezione. La regola vale tanto per chi entra quanto per chi esce dall’Unione Europea. Ma non solo, poiché anche all’interno dei confini comunitari, spostare somme di questa entità richiede una dichiarazione preventiva.

Non si tratta di una formalità secondaria. Chi omette la comunicazione rischia multe pesanti e, nei casi più sospetti, persino il sequestro del denaro. In un’epoca in cui il controllo sui flussi finanziari è diventato cruciale per contrastare evasione e riciclaggio, viaggiare con denaro contante richiede consapevolezza e trasparenza.

Prima di salire a bordo, dunque, meglio informarsi e dichiarare, nel caso in cui la cifra che portiamo con noi sia pari o superiore alla soglia fissata. Il rischio, altrimenti, è che la vacanza sia rovinata sul nascere.

Published by
Anna Di Donato