
Un borgo italiano ispirato a Barcellona - (viaggiaresenzaconfini.it)
Conquista i visitatori con murales vivaci, mosaici e arte ispirata a Gaudí tra musei, chiese storiche ed eccellenze gastronomiche locali
Con poco più di venti abitanti, questo villaggio ha saputo trasformare il proprio volto grazie a un progetto artistico unico, ispirato al genio visionario di Antoni Gaudí, che ha dato nuova vita a un luogo un tempo dimenticato.
L’attenzione ai dettagli artistici, la fusione tra modernismo catalano e artigianato locale, e la volontà di far emergere un’identità culturale forte lo rendono una meta imperdibile per gli amanti dell’arte, della storia e della fotografia, confermandolo come uno dei borghi più colorati e affascinanti d’Italia.
Un borgo italiano che sembra Barcellona
Nel cuore della Sicilia occidentale, a pochi chilometri da Palermo, sorge un angolo incantato che sembra trasportare i visitatori in un sogno ad occhi aperti: Borgo Parrini, una piccola frazione di Partinico che si distingue come uno dei borghi più colorati e suggestivi del sud Italia.

L’idea di trasformare Borgo Parrini in una piccola “Barcellona siciliana” è merito dell’imprenditore locale Giuseppe Gaglio, che a partire dagli anni Novanta ha iniziato un’opera di recupero e valorizzazione del borgo, combinando la tradizione architettonica siciliana con un’estetica vivace e innovativa. Le case abbandonate sono state restaurate e decorate con murales dai colori intensi, mosaici complessi, balconi fioriti e dettagli architettonici che richiamano il modernismo catalano.
Passeggiando tra le strette vie acciottolate, si ha la sensazione di attraversare una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, dove ogni angolo offre scorci fotografici mozzafiato. I murales, spesso ispirati a grandi maestri come Frida Kahlo, Picasso e lo stesso Gaudí, si fondono con elementi della cultura popolare siciliana, creando un dialogo tra il locale e il globale, tra passato e presente.
Uno dei murales più iconici è “Frida alla luna”, opera di Peppe Vaccaro diventata simbolo del borgo e tra gli scatti più condivisi sui social media. Le pareti non si limitano però a raccontare attraverso le immagini: citazioni di figure come Nelson Mandela, Papa Giovanni Paolo II e Gandhi accompagnano il visitatore in un percorso simbolico e spirituale che arricchisce l’esperienza visiva con un messaggio di pace e riflessione.
Oltre all’arte murale, Borgo Parrini custodisce al suo interno importanti luoghi di interesse culturale e spirituale. Il Museo Onirico rappresenta il cuore pulsante dell’esperienza artistica del borgo: in questo spazio si alternano stanze tematiche dedicate a artisti quali Chagall, Monet, De Chirico e Van Gogh, affiancate da una collezione di pupi siciliani e installazioni immersive curati dal maestro puparo Vincenzo Garifo.
La dimensione storica e religiosa è rappresentata dalla chiesa di Maria Santissima del Rosario e dalla chiesa di San Giuseppe, che conservano affreschi e decorazioni originali risalenti al periodo della fondazione del borgo. Questi edifici testimoniano la presenza storica dei Gesuiti, che nel Seicento diedero origine a Borgo Parrini, acquistando terreni agricoli e costruendo case, torrette di avvistamento e luoghi di culto.
Il patrimonio etnografico è completato dal Museo del Carretto Siciliano, che celebra l’antica arte dei maestri carradori, preservando una tradizione artigianale tipica della Sicilia occidentale.