Se fai le vacanze qui occhio a fare il bagno in mare: rischi di ritrovarti all’ospedale

L’aumento delle temperature marine favorisce la diffusione del Vibrio vulnificus nel Mediterraneo con rischi crescenti

Il rischio sanitario legato al batterio Vibrio vulnificus nel mare si fa sempre più concreto a causa dell’innalzamento delle temperature marine, fenomeno che favorisce la proliferazione di questo microrganismo potenzialmente letale.

La crescente diffusione di questo batterio, noto anche come “batterio mangia carne”, sta destando preoccupazione sia negli Stati Uniti che nel bacino del Mediterraneo, coinvolgendo un numero crescente di casi di infezioni gravi e decessi.

Vibrio vulnificus: il batterio marino e il suo impatto sulla salute umana

Il Vibrio vulnificus è un batterio Gram-negativo, appartenente alla famiglia dei Vibrionaceae, che vive naturalmente in ambienti marini e salmastri. La sua presenza è particolarmente significativa nelle acque costiere caratterizzate da temperature elevate e salinità ridotta, condizioni che sono sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale.

Anche fare un bagno a mare può diventare un problema – (viaggiaresenzaconfini.it)

Questo microrganismo può infettare l’uomo in due modalità principali: attraverso ferite cutanee esposte all’acqua contaminata o tramite l’ingestione di molluschi crudi o poco cotti contaminati. La velocità con cui l’infezione si sviluppa è preoccupante: i sintomi iniziali includono febbre alta, dolore intenso, gonfiore e la comparsa di bolle emorragiche nella zona colpita. Se non trattata tempestivamente, l’infezione può evolvere in una setticemia fulminante con necrosi dei tessuti, portando a una mortalità che può arrivare fino al 50% nei casi più gravi.

Secondo i dati più recenti, la Florida rappresenta uno dei focolai principali di infezione da Vibrio vulnificus, con un aumento significativo dei casi negli ultimi anni. Le autorità sanitarie americane, in particolare i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), hanno lanciato un allarme riguardo alla diffusione di questo batterio anche nelle acque del Mediterraneo, dove le estati più lunghe e calde ne favoriscono la proliferazione.

Il Vibrio vulnificus viene spesso definito “batterio mangia carne” per la sua capacità di causare infezioni necrotizzanti della pelle e dei tessuti sottocutanei. Tuttavia, è importante precisare che il termine è metaforico, poiché il batterio non si nutre direttamente del tessuto ma ne provoca la distruzione attraverso l’azione di tossine specifiche.

Le persone più a rischio di sviluppare forme gravi di infezione sono quelle con condizioni preesistenti come malattie epatiche (cirrosi, epatite), diabete, immunodeficienze o patologie oncologiche. Anche soggetti apparentemente sani devono prestare particolare attenzione, soprattutto quando si trovano in ambienti marini a rischio.

Gli esperti raccomandano alcune precauzioni fondamentali per ridurre il rischio di contagio:

  • Evitare il contatto con acqua marina in presenza di ferite aperte o tagli, anche piccoli.
  • Coprire sempre le piccole lesioni con cerotti impermeabili prima di fare il bagno.
  • In caso di ferite durante il bagno, uscire immediatamente dall’acqua e lavare accuratamente la zona interessata con acqua dolce e sapone.
  • Consumare molluschi e crostacei solo se adeguatamente cotti, evitando il consumo di prodotti crudi o poco cotti provenienti da acque contaminate.

Il periodo di incubazione dell’infezione varia generalmente da 12 ore a 3 giorni, e la rapidità con cui insorgono i sintomi rende fondamentale una diagnosi tempestiva e un trattamento antibiotico aggressivo per migliorare la prognosi.

In Europa, soprattutto nei Paesi del Mediterraneo, estati più calde e lunghe hanno portato a un incremento di casi sporadici e a un aumento della sorveglianza sanitaria. Le autorità sanitarie europee stanno monitorando la situazione, sottolineando l’importanza di campagne informative rivolte a bagnanti e operatori del settore ittico.

Published by
Claudio Rossi