
Alcune cose che non sai sui fusi orari - (viaggiaresenzaconfini.it)
Dalle origini storiche dei fusi orari europei alle scelte politiche di Cina e Australia fino ai paradossi temporali delle isole del Pacifico
I fusi orari rappresentano un elemento imprescindibile per l’organizzazione temporale globale, ma risultano spesso fonte di confusione, soprattutto per i viaggiatori internazionali. L’esperienza comune di imbarcarsi su un volo alle 14:00 e atterrare alle 18:00 dello stesso giorno, nonostante un volo di molte ore, è solo uno degli esempi di come i fusi orari influenzino la percezione del tempo.
Ecco sei curiosità sorprendenti sui fusi orari che ogni viaggiatore dovrebbe conoscere, alla luce delle peculiarità geografiche e storiche di alcune delle più importanti città europee e non solo.
Tutto quello che (forse) non sai sui fusi orari
Una delle curiosità più affascinanti riguarda il rapporto tra Parigi e Londra, due capitali europee dalle coordinate geografiche relativamente vicine. Parigi, situata nel fuso orario UTC+1, è un’ora avanti rispetto a Londra che si trova nel fuso UTC+0. Tuttavia, il sole tramonta effettivamente prima a Parigi che a Londra, nonostante il tramonto parigino avvenga un’ora più tardi in orario ufficiale. Questo accade perché Parigi è geograficamente leggermente a est di Londra; quindi, l’evento naturale del tramonto si verifica prima, ma l’orologio locale segna un’ora successiva.

Il contrasto tra i fusi orari di Parigi e Londra ha radici storiche complesse, legate in particolare agli eventi della Seconda guerra mondiale. Inoltre, la Spagna sotto la dittatura di Franco adottò un’ora anticipata, un cambiamento che ancora oggi distingue il fuso spagnolo da quello del vicino Portogallo, nonostante la prossimità geografica.
Un altro aspetto sorprendente riguarda come alcuni grandi Paesi non adottino una suddivisione interna dei fusi orari proporzionata alla loro estensione geografica. Mentre Stati Uniti, Russia, Australia e molti Paesi africani utilizzano più fusi orari per coprire vasti territori, altre nazioni come Cina, India e Argentina mantengono un unico fuso orario nazionale.
La Cina, ad esempio, pur estendendosi su quattro fusi orari geografici, applica uniformemente il fuso UTC+8 su tutto il territorio. Ciò comporta che quando sono le 13:00 sulla costa orientale, lo sono anche nell’estremo ovest del Paese, dove in realtà il sole sarebbe più vicino alle 10:00 secondo il ritmo naturale. Questo crea paradossi temporali unici: mentre nelle Filippine vicine è sempre la stessa ora ufficiale, appena oltre il confine indiano, che ha il proprio fuso orario UTC+5:30, sono invece le 10:00 o le 10:30, grazie all’adozione di un fuso orario con mezz’ora di differenza, una scelta che sorprende molti.
L’Australia presenta una disposizione peculiare dei propri fusi orari, caratterizzata da una divisione verticale che rende il sistema particolarmente complesso. La città di Perth, nell’estremo ovest, segue un unico fuso orario per tutto l’anno, mentre la parte centrale del continente ha un fuso orario un’ora e mezza avanti solo in alcune stagioni, a causa dell’adozione dell’ora legale.
Un altro caso davvero singolare riguarda alcune isole dell’Oceano Pacifico come Samoa, Tokelau e Tonga, che sfidano le regole ordinarie del fuso orario internazionale. Queste isole si trovano a cavallo della linea di cambio di data e, pur essendo geograficamente vicine, hanno fusi orari che le pongono rispettivamente 13 o addirittura 14 ore avanti rispetto a Londra (UTC+0). Ciò crea situazioni paradossali: è possibile celebrare un compleanno sulle Line Islands e, volando poco più a ovest, ripetere l’evento tornando indietro nel tempo di oltre un giorno intero.