
La via delle valli - (viaggiaresenzaconfini.it)
Un nuovo progetto promuove il turismo sostenibile: itinerari tra natura incontaminata rifugi e valli segrete per un’esperienza autentica
Ogni estate, torna a farsi sentire con forza il fenomeno del turismo di massa, che spesso rende invivibili le mete più ambite non solo per i visitatori ma anche per gli abitanti locali.
In risposta a questa sfida, si fa strada un nuovo approccio per scoprire una meravigliosa parte del territorio: la Via delle Valli, un progetto innovativo che propone un turismo sostenibile e meno affollato, valorizzando itinerari meno conosciuti ma altrettanto suggestivi.
La Via delle Valli: 50 sentieri per un’esperienza autentica
La Via delle Valli rappresenta un’iniziativa unica nel suo genere, nata per promuovere una vacanza anti-overtourism nelle Dolomiti, evitando così le mete più inflazionate come il Lago di Braies o le Cime di Lavaredo. The Guardian ha recentemente evidenziato questa rete di sentieri, sottolineandone l’importanza per chi desidera vivere la montagna in modo più autentico e rispettoso dell’ambiente.

Il progetto, ideato da Loredana Bonazza, responsabile dell’ente del turismo locale, si ispira al celebre Cammino di Santiago e si è sviluppato nel corso di tre anni. Comprende ben 50 sentieri escursionistici che attraversano non solo le valli trentine, ma anche il maestoso ghiacciaio dell’Adamello e le Dolomiti del Brenta. Non si tratta di un percorso unico e lineare, bensì di un sistema integrato di itinerari che possono essere affrontati singolarmente o come tappe di un trekking di più giorni.
Chi sceglie di completare un percorso lungo può usufruire dei numerosi rifugi alpini aperti da giugno a settembre, che offrono accoglienza e ristoro lungo il cammino. I sentieri variano in difficoltà, spaziando da percorsi accessibili alle famiglie con bambini fino a tracciati più impegnativi che richiedono la guida di esperti alpinisti. Il punto di partenza consigliato è Madonna di Campiglio, cuore pulsante del turismo montano in Trentino.
Un elemento distintivo del progetto è il cosiddetto “Passaporto di Valle”, un documento simbolico che invita i camminatori a collezionare timbri per ogni valle attraversata. Questa iniziativa incentiva i visitatori a esplorare più a fondo il territorio, trasformando il trekking in un’esperienza coinvolgente e motivante.
Tra i percorsi meno battuti e più affascinanti delle Dolomiti del Brenta, il giornalista di The Guardian ha messo in luce due valli particolarmente suggestive: la Val Nambrone e la Val d’Amola.
La Val d’Amola offre un’immersione in ambienti selvaggi, con itinerari che conducono alla salita dei Quattro Cantoni, al Lago Nero e alla Bocchetta dell’Om. Questo angolo di natura incontaminata permette di vivere la montagna in modo autentico, lontano dal turismo di massa.
La Val Nambrone, invece, si caratterizza per i suoi paesaggi verdeggianti e rigogliosi, offrendo un contrasto con le zone più rocciose e alpine tipiche delle Dolomiti. Partendo dal Rifugio Cornisello, è possibile raggiungere il suggestivo Lago Vedretta, mentre all’interno della stessa valle si trova anche il Lago di Cornisello Superiore, dove non è raro avvistare animali selvatici come orsi, lupi, aquile, camosci e falchi.
Queste esperienze naturalistiche sottolineano la straordinaria varietà del paesaggio trentino, che muta in modo significativo anche a pochi chilometri di distanza, regalando a ogni escursionista un mosaico di ambienti e biodiversità.