Si rischiano multe salate e arresti - viaggiaresenzaconfini.it
Nuove regole per la balneazione in Italia rischiano di cambiare drasticamente il rapporto con le spiagge più apprezzate.
Questa estate bisognerà fare attenzione, perché basterà una piccola distrazione o un gesto all’apparenza innocuo per ritrovarsi al centro di una vera e propria bufera. In un contesto dove tutti cercano un angolo di pace in riva al mare, c’è chi, per conquistarsi un metro quadrato di sabbia, rischia grosso.
La linea tra abitudine e illecito è diventata molto più sottile di quanto si possa pensare, un po’ come le zone di spiaggia libera. Andare al mare non sarà più semplice come piantare un ombrellone, anzi, il problema sarà proprio quello, un’abitudine che cambierà drasticamente.
Sulle spiagge italiane, soprattutto quelle libere, è nata una pratica alquanto controversa, piantare l’ombrellone la sera prima o all’alba per “prenotare” il proprio spazio. Un’abitudine che per alcuni rappresenta un trucco per evitare la ressa, ma che per la legge può trasformarsi in una violazione vera e propria.
La spiaggia infatti, se non concessa a uno stabilimento, è parte del demanio pubblico e questo significa che nessuno può occuparla in modo esclusivo. Lasciare ombrelloni, sedie o teli per riservarsi un posto al sole può equivalere a un’occupazione abusiva, anche se temporanea per qualche ora alla sera.
Dietro a questa regola c’è un principio chiaro per garantire pari diritti a tutti i cittadini, appropriarsi di uno spazio comune significa escludere gli altri. In altre parole, chi pianta un ombrellone pensando di fare il furbo, limita la libertà degli altri, creando una “privatizzazione” illegittima di un bene comune.
E le conseguenze non sono solo morali, secondo il Codice della Navigazione, si rischia una sanzione che può arrivare a oltre 3.000 euro. Ma non solo, nei casi più gravi, si può incorrere addirittura nell’arresto fino a sei mesi, in base alla gravità percepita dell’occupazione abusiva.
E se qualcuno pensa che basti rimuovere l’attrezzatura prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, sappia che i controlli spesso avvengono alle prime luci dell’alba. Molti Comuni, soprattutto nelle località balneari più frequentate, stanno già iniziando ad adottare ordinanze specifiche per contrastare questo fenomeno che rischia di diventare incontrollabile.
Gli ombrelloni “fantasma” vengono sequestrati e rimossi, con tanto di verbale annesso, senza scusanti di sorta, nemmeno se ci si allontana per “qualche minuto”. L’assenza del proprietario per un tempo prolungato può far scattare comunque la sanzione, con le problematiche del caso che potrebbero rovinare più di una vacanza.