In viaggio non fare mai queste 10 cose se non vuoi finire nella lista dei maleducati. Solo gli zotici lo fanno

Un viaggio tra episodi di inciviltà diffusa e comportamenti che mettono a dura prova la pazienza dei passeggeri

Durante i viaggi, che siano in aereo o in treno, capita spesso di imbattersi in comportamenti poco educati che mettono a dura prova la pazienza dei passeggeri. La maleducazione in viaggio è un fenomeno trasversale, senza confini geografici o culturali, che si manifesta in molteplici forme, dall’occupazione impropria degli spazi al disprezzo delle regole comuni.

Ecco un’analisi dettagliata delle tipologie di viaggiatori più fastidiosi e delle situazioni più frequenti che tutti, prima o poi, abbiamo incontrato.

Maleducati in viaggio: i passeggeri che sfidano le regole

L’aeroporto di Milano-Linate, con i suoi oltre 10,6 milioni di passeggeri transitati nel 2024, è spesso teatro di scene che mettono in evidenza la mancanza di rispetto verso le regole sul bagaglio a mano. Non è raro vedere viaggiatori arrivare al gate con valigie spropositate, non conformi alle dimensioni consentite di 40x20x25 cm, e tentare invano di sistemarle nella cappelliera o sotto il sedile. Questo comportamento non solo crea disagi agli altri passeggeri, costretti a perdere tempo durante l’imbarco, ma è anche ingiusto verso chi ha pagato una maggiorazione per avere più spazio o chi si è diligentemente attenuto alle norme.

I passeggeri maleducati sono ovunque – (viaggiaresenzaconfini.it)

Un altro esempio di maleducazione comune è rappresentato da chi si abbuffa ai buffet, specialmente durante la colazione in albergo o negli aeroporti. Molti si servono come se non avessero mangiato da mesi, riempiendo il piatto con una varietà eccessiva di cibi dolci e salati, dal salmone alla pizza, dai croissant alle uova, per poi lasciare gran parte del cibo inutilizzato. Questo spreco è motivato spesso dall’errata convinzione che, trattandosi di un servizio gratuito, non ci siano conseguenze nel prendere più del necessario.

Altri comportamenti fastidiosi si osservano al controllo di sicurezza aeroportuale: ecco il passeggero che impiega un’eternità a togliersi strati di abbigliamento, a ricordarsi dei liquidi in sacchetti trasparenti o a rimuovere cinture e oggetti metallici. Questo rallentamento, che irrita chi è in fila dietro, è un classico esempio di come la maleducazione si manifesti anche nella scarsa collaborazione e nel menefreghismo verso gli altri.

Ancora più singolare è il caso, seppur raro, di persone che vomitano nei cestini della spazzatura appena scese dall’aereo. Episodi documentati in aeroporti come Milano-Linate e Cracovia mostrano come alcuni passeggeri affrontino in modo quasi teatrale il momento di malessere, senza utilizzare i servizi igienici disponibili, suscitando disgusto e incredulità.

Non solo in aereo, ma anche in treno la convivenza può essere complicata da passeggeri molesti di vario tipo. Dai “tarantolati” che non stanno mai fermi a chi russa rumorosamente come una vera e propria segheria, passando per i “Wall Street” sempre impegnati in telefonate di lavoro ad alto volume, la varietà è ampia. Alcuni occupano più posti del dovuto, altri spargono immondizia o disturbano con conversazioni eccessivamente rumorose.

Una categoria particolarmente invadente è quella dei cosiddetti “coloni”, passeggeri che portano con sé un numero spropositato di bagagli, occupando spazi comuni e obbligando gli altri a cedere posto o a intervenire per sistemare gli ingombri. Accanto a loro, i “parenti ritrovati” instaurano conversazioni interminabili, coinvolgendo anche sconosciuti in discussioni personali e genealogiche.

Le testimonianze raccolte evidenziano come la maleducazione in viaggio sia un fenomeno universale, che non risparmia alcuna nazionalità. Italiani, francesi, giapponesi, svedesi, australiani e polacchi condividono spesso atteggiamenti poco rispettosi, dal saltare le file all’ingordigia ai buffet, dal disturbare gli altri passeggeri con rumori eccessivi al mancato rispetto degli spazi personali.

Published by
Claudio Rossi