DIARIO DI VIAGGIO IN SUDAFRICA – GIORNO 3

Diario di viaggio – Sudafrica giorno 3

Le luci dell’alba ci fanno rendere conto di essere immersi completamente  in un’oasi naturale. L’ AfriCamps è un campeggio davvero straordinario, ti svegli, apri la tenda e davanti ai tuoi occhi la natura incontaminata.

Ci aspetta il Blyde River Canyon, il terzo più grande del mondo dopo quello americano e australiano.

Passiamo Graskop e imbocchiamo 356, meglio conosciuta come la Panorama route che attraversa l’intero canyon.

Il primo stop è  Pinnacle, una formazione rocciosa dell’altezza di un grattacielo che può essere osservato da diverse angolazioni. Dopo qualche chilometro arriviamo al punto di osservazione God’s Window che permettono di godere di un panorama meraviglioso. Per i più audaci salendo 300 gradini si raggiunge la Rainforest dalla quale si può osservare diverse specie di uccelli. Riprendiamo la macchina e proseguiamo la bellissima strada panoramica per raggiungere Bourke Luck Photole.

Diario di viaggio in Sudafrica

Qui l’acqua con i suoi vortici ha scavato la roccia formando delle cavità di forma cilindrica. Prendetevi del tempo per passeggiate tra le rocce, i fiumi e ammirare il panorama da ponti sospesi e infine rilassatevi e rinfrescate i vostri piedi nell’acqua gelida del fiume, ne uscirete rigenerati! Mangiamo un boccone nell’unico bar presente e poi via verso le Three Rondavels.

Si tratta di tre formazioni rocciose con la punta arrotondata la cui sommità è ricoperta completamente di erba, uno spettacolo. Non fermatevi solo al primo punto di osservazione ma proseguite anche nell’altro e avrete una vista sul fiume magnifica.

Lasciandoci alle spalle tutti questi punti panoramici davvero suggestivi, terminiamo la Panorama Route e in circa un’ora raggiungiamo Jessica the hippo.

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Non si tratta di un’attrazione turistica, infatti non è nemmeno segnata sulle classiche guide, ma di un progetto che dura da anni: Jessica è un ippopotamo di 19 anni e 2000 kg e vive fin dai primi anni di nascita assieme a Tony e Shirley che l’hanno trovata malpresa ha seguito di un’alluvione.

L’ex ranger Tony e la moglie l’hanno adottata e cresciuta come se fosse una figlia. Appena arrivate se siete fortunati la vedrete nel fiume, ma la cosa bella è darle da mangiare e da bere. Non vi spaventate quando salta sul pontile, ballerà tutto ma è normale, non dimenticate che pesa 2000Kg!

Mi raccomando non mettete la mano nella sua bocca, ma lanciategli il cibo quando inizia ad aprirla. Non appena finisce il tè invece continuate a lasciarla ciucciare dalla bottiglia, le piace molto. È stata un’esperienza unica. 

Riprendiamo la guida in direzione del nostro lodge, il meraviglioso ParsonsHilltopSafariCamp situato nella parte settentrionale del Kruger Park in una riserva privata.

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Mangiamo nella veranda che si affaccia direttamente sulla distesa immensa del Kruger. Antipasto a base di polpette di verdure con una salsa deliziosa, a seguire il piatto principale: il Potjiekos accompagnato con riso basmati. Questa prelibatezza sudafricana è un brodo con verdure cotte e carne  preparati all’interno della tradizionale pentola a tre piedi,il Potjie, da qui prende il nome questa pietanza.

Dopo questa incantevole cenetta africana sotto il cielo stellato del Kruger andiamo a letto perché l’indomani ci aspetta il safari all’alba.

Diario di viaggio in Sudafrica continua domani!

 

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