Il concetto di capsule hotel - (viaggiaresenzaconfini.it)
Comfort tecnologici e design minimale in spazi ridotti diffondendosi rapidamente anche nelle città italiane. Cosa sono i capsule hotel?
Innovativi e dotati di comfort tecnologici all’avanguardia, i capsule hotel rappresentano una soluzione ricettiva che sta conquistando rapidamente le principali città del mondo, inclusa l’Italia. Nati in Giappone negli anni ’70, si caratterizzano per offrire un’esperienza di soggiorno in spazi estremamente contenuti, ma funzionali e dal design essenziale.
Se in passato i capsule hotel erano visti come soluzioni essenziali e poco curate dal punto di vista estetico, oggi si punta molto sull’eleganza e sul comfort, con strutture che offrono servizi all’avanguardia e un’attenzione particolare ai dettagli, diventando così un’opzione appetibile sia per i viaggiatori business sia per i turisti alla ricerca di un soggiorno pratico ma piacevole.
Il capsule hotel, o albergo capsulare, è una struttura composta da unità modulari chiamate capsule, pensate per ospitare una singola persona. Ogni capsula misura all’incirca 2 metri di lunghezza, 1 metro di larghezza e 1,25 metri di altezza, dimensioni che ne limitano l’uso a chi non soffre di claustrofobia. Nonostante lo spazio ridotto, ogni capsula è equipaggiata con tecnologie moderne come televisione, radio, prese elettriche e USB, oltre a sistemi di riscaldamento e aria condizionata, garantendo così un comfort personale completo.
Il design degli ambienti segue un’estetica minimalista e funzionale, con colori neutri e luci posizionate strategicamente per creare un’atmosfera rilassante. La privacy viene assicurata da una tendina oscurante all’ingresso di ogni capsula. Questa formula ricettiva varia dallo stile tradizionale giapponese a quello futuristico, arrivando a rappresentare vere e proprie opere di design contemporaneo.
Oltre alla camera in formato capsule, gli hotel capsulari offrono servizi comuni come armadietti per i bagagli, bagni con docce, distributori automatici e connessione Wi-Fi. Alcune strutture, soprattutto quelle più sofisticate, mettono a disposizione anche pigiami o vestaglie, saune, massaggi e servizi di ristorazione, ampliando così la gamma di comfort rispetto agli standard di un albergo tradizionale.
L’idea del capsule hotel nacque in Giappone tra gli anni ’70 e ’80 per rispondere alla necessità di offrire alloggi economici e funzionali in zone centrali e strategiche come aeroporti e stazioni ferroviarie. Il primo hotel di questo tipo fu il Capsule Inn Osaka, inaugurato nel 1979 nel distretto di Umeda, progettato dall’architetto Kishō Kurokawa. All’epoca, il costo per una capsula era di circa 9 euro, un prezzo accessibile per chi necessitava di una sistemazione temporanea.
In Giappone, i capsule hotel divennero rapidamente parte integrante della cultura urbana contemporanea, spesso scelti da lavoratori che dovevano passare la notte in città, ad esempio dopo un turno prolungato che li aveva fatti perdere l’ultimo treno per tornare a casa. Per questo motivo, molte strutture offrono anche servizi legati al mondo del lavoro, come stampanti, fax e distributori automatici di calzini e cravatte, rispondendo a bisogni molto specifici dei clienti.
Negli anni, questo modello si è diffuso a livello internazionale, trovando spazio in città come Singapore, Mosca, Londra, Parigi, Amsterdam, Mumbai, Pattaya Beach in Thailandia e Lucerna in Svizzera. La collocazione strategica vicino a nodi di trasporto come stazioni e aeroporti rimane una costante per garantire comodità e accessibilità ai viaggiatori.
Anche in Italia il fenomeno dei capsule hotel sta prendendo piede, specialmente nelle grandi città e nei principali scali aeroportuali. A Milano, Torino, Napoli e in aeroporti come Milano Malpensa, Orio al Serio e Venezia, si sta sperimentando questa formula di alloggio che unisce funzionalità, tecnologia e design moderno.